Ciao a tutti.
Questa settimana abbiamo fatto per la prima volta, almeno per me, un pò di pranayama. Mi sembra di aver capito che sono esercizi fondamentale dello yoga ma poco praticati. Vorrei provare a farli a casa e volevo chiedervi, siccome ci hanno raccomandato che bisogna praticare queste tecniche sotto la guida di un instruttore, quali sono le cose da evitare assolutamente e se è possibile iniziare a praticarlo anche da soli.
La trasmissione diretta dell’insegnate è sempre da preferire soprattutto quando la pratica inizia a farsi più “sottile” ed interiore. Comunque ci sono dei buoni testi su cui ci si può iniziare a formare.“La dinamica del respiro” di André Van Lysebeth e “Teoria e pratica del pranayama” di Iyengar sono tra i più noti e sicuramente adatti alle tue esigenze. Da evitare assolutamente la fretta di fare con tutto ciò che l’accompagna. SO HAM
...mmmm...?!? Sicuramente ne prendo uno ma tra i due quale mi consiglieresti e perché?
Io purtroppo ho letto solo il libro di Iyengar e quindi non posso portarti nessun paragone tra i due. Personalmente mi sembra fatto molto bene ed ho iniziato la mia pratica di pranayama da zero proprio utilizzando questo testo. C'è una presentazione della disciplina molto dettagliata ed approfondita, sia dal punto di vista anatomico che energetico. In appendice viene presentato un corso progressivo, che porta fino alle tecniche complete ed avanzate, che sto attualmente seguendo e devo dire mi ha fatto fare passi e passi in avanti: a me, un pò come tutti penso, dava molto fastidio cercare di controllare la respirazione, mi innervosiva e ricordo, quando ho iniziato a fare yoga che mi dicevo, "io pranayama?!? Mai!". Adesso è parte integrante ed importantissima della mia pratica.
Le cose da evitare assolutamente? Eccedere. La respirazione deve sempre essere "comoda", non bisogna mai andare sotto sforzo. Se si inizia a sentire il bisogno di respirare significa che siamo andati oltre le nostre possibilità e bisogna fare un passo indietro. Nel momento della pratica del pranayama avere sempre il pieno controllo del respiro è fondamentale.
Ti riporto le raccomadazioni che André van Lysebeth fa alla fine del suo libro; anche se forse era meglio metterle all'inizio, no?!?
1) Non praticate mai durante la fase iniziale della digestione. Se gli esercizi moderati di pranayama possono essere eseguiti allorché la digestione è ragionevolmente avanzata (una o due ore dopo aver mangiato), quelli con ritenzioni prolungate possono essere effettuati al piú presto tre ore dopo un pasto.
2) Cominciate sempre col pulire le narici (se ne incaricheranno Neti e Kapalabhati).
3) Non lavorate mai con la colonna vertebrale curva; questa DEVE essere ben verticale.
4) Non parlate col primo venuto della vostra pratica.
5) Non modificate continuamente il vostro programma. Adottate una routine e lasciate che il vostro corpo e i vostri polmoni ci si adattino.
6) Non bruciate le tappe; nello yoga la fretta non paga.
7) Non praticate seguendo i vostri impulsi quotidiani; rispettate il vostro programma.
8) Non siate troppo timorosi; se rispettate le regole, gli esercizi descritti in questo libro non sono pericolosi.
9) Se, nonostante tutto, c'è stata un'interruzione nella vostra pratica, non riprendete immediatamente l'addestramento dove l'avevate interrotto. Percorrete di nuovo - certo piú rapidamente - le tappe successive.
10) Non arrivate mai fino alla stanchezza. Appena questa si manifesta, interrompete l'esercizio e fate Shavasana.
Ehi, ma quà battiamo la fiacca amministratore!! LE FACCINE, io non vivo senza!!! ahahah
Un abbraccio Naiji
La vita è un gioco, la cui prima regola è far finta che non lo sia
Alla fine ho ordinato il libro di Iyergar quindi grazie per l'elenco dell'altro libro.
La mamma mi diceva sempre di non accettare caramelle dagli sconusciuti ma perché non si dovrebbe parlare della propria pratica col primo venuto?
Neti e kabalabati: ho visto che sono pratiche di pulizia e purificazione. Non penso di essere in grado di farle, fa lo stesso?
[quote=Orso Yogi]
La mamma mi diceva sempre di non accettare caramelle dagli sconusciuti ma perché non si dovrebbe parlare della propria pratica col primo venuto?
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Forse perché parlando metà dell'energia che serve a fare si è già dispersa...almeno, io ho notato che con me funziona così.
[quote=Orso Yogi]
Neti e kabalabati: ho visto che sono pratiche di pulizia e purificazione. Non penso di essere in grado di farle, fa lo stesso?
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La pulizia del naso prima della pratica sicuramente la rende più agevole ed efficace, sia dal punto di vista fisico che energetico, ma non è strettamente necessaria. Se se ne ha la possibilità va certamente fatta.